venerdì 30 ottobre 2009

GENERAZIONE H.....I GIOVANI IN HERBALIFE

HERBALIFE RAPPRESENTA PER I GIOVANI UNA REALE OPPURTUNITA' DI LAVORO SOPRATUTTO IN QUESTO PERIODO DI CRISI.

LAVORA PER TE STESSO!

DIVENTA IL CAPO DI TE STESSO!

venerdì 9 ottobre 2009

HERBALIFE FAMILY FOUNDATION

LE IMMAGINI SI COMMENTANO DA SOLE......anche questa è Herbalife...

Sempre più orgoglioso di essere un

DISTRIBUTORE INDIPENDENTE HERBALIFE

IMPEGNO HERBALIFE NEL SOCIALE

(nella foto la consegna dei fondi raccolti in occasione dell'Italian Summit 2009 di Pesaro)
Herbalife sostiene le attività di SOS Villaggi dei Bambini in Italia e nel mondo.
Dal 2006 Herbalife Italia sostiene il Villaggio SOS di Roma attraverso una cospicua donazione che contribuisce alla copertura di parte dei costi relativi al bilancio alimentare della struttura che attualmente conta 6 case famiglia in attività.
Nel 2009 l'impegno Herbalife a favore di SOS Villaggi dei Bambini è ripartito con nuovo slancio e vigore. L'Azienda ha infatti deciso di contribuire anche alle spese per i lavori di ristrutturazione edilizia del Villaggio di Roma. La raccolta fondi avviene principalmente in occasione delle convention aziendali, risevate alla forza vendita. Questa modalità di sostegno permette a SOS Villaggi dei bambini di entrare in diretto contatto con i distributori Herbalife, attivamente coinvolti e costantemente informati sullo sviluppo dei progetti.
(tratto dal sito di SOS Villaggi: www.sositalia.it)

mercoledì 23 settembre 2009

PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE

Già da qualche mese ho iniziato ad effettuare un percorso di crescita personale avendo riconosciuto in me tutti i limiti e i condizionamenti che l'ambiente, la società, la formazione culturale e il mio back-ground personale aveva contribuito a creare e a radicare profondamente in me. Questi limiti li ho tenuti nascosti per anni, magari dando la colpa dei miei insuccessi, dei problemi e di ogni avversità al destino e alla mia innata sfortuna. Da quando ho inizito il lavoro con Herbalife...tutto è venuto a galla, tutti i i miei limiti e i miei problemi. Guardate con molta attenzione il video allegato..... è molto istruttivo e può essere utile a tante persone, come lo è stato per me.

martedì 1 settembre 2009

CIBI POVERI E INTEGRAZIONE ALIMENTARE

Il video che trasmetto in questo post è uno spezzone di una trasmissione di Rai 2 in cui vengono evidenziati i dati sull'impoverimento dei cibi negli ultimi anni e quindi sullo scarso (e in alcuni casi totalmente assente) potere nutrizionale. L'integrazione alimentare (si parla sempre di prodotti naturali) è diventata quindi una necessità dei giorni nostri per poter dare al nostro organismo tutte le sostanze che servono per la nutrizione delle nostre cellule e che, quindi, sono indispensabili per prevenire tutti i danni derivanti dalle carenze che l'alimentazione "tradizionale" e uno stile di vita sbagliato tendono a creare.

Noi della "SETTA HERBALIFE".... come ci definisce quello scriteriato del pseudo medico di famiglia nei suoi deliranti post parliamo di integrazione alimentare già da 29 anni.

sabato 22 agosto 2009

OSSIDO NITRICO - UNA LEZIONE DEL PROF. IGNARRO

Guardando in giro su youtube, sono incappato in questo video molto interessante per cui ho deciso di pubblicarlo sul blog, per contribuire ad informare sempre più persone. L'informazione

sopratutto nel settore della salute e del benessere fisico è la cosa più importante.

martedì 18 agosto 2009

NETWORK MARKETING E ALTRI SISTEMI

Sempre in riferimento al famigerato pseudo medico di famiglia
e al suo blog spazzatura.....visto che è totalmente ignorante di materia
economica...(solo?)....e visto che nel suo blog non si può avere l'onore di essere
ospitati....gli riporto integralmente da WIKIPEDIA... cos'è il network
marKeting...e cosa lo distingue dagli altri sistemi (legali e illegali)
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Marketing piramidale
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Il marketing piramidale è un termine che indica un particolare modello commerciale e di marketing non sostenibile, che implica lo scambio di denaro primariamente per arruolare nuove personalità nel modello, solitamente (ma non sempre) con lo scambio di beni o servizi.
Il termine "piramidale" deriva dalla struttura formale in cui viene organizzata la vendita: la persona in cima alla piramide è la prima a vendere un bene o un servizio a un numero limitato di persone, le quali si incaricano di introdurre altre persone nella "piramide" a un livello successivo, con l'obiettivo di formare una nuova piramide sotto di sé e di ottenere i guadagni corrispondenti ai volumi di vendite prodotti dalla propria struttura.
A seconda di alcune specifiche e modalità di diffusione, è possibile suddividere le forme di marketing piramidale in diverse categorie.
Indice[nascondi]
1 Le catene di Sant'Antonio
2 Multilevel e network marketing
2.1 Multilevel marketing
2.2 Network marketing
2.3 Aderire a sistemi di MLM o di network marketing
2.4 Investimenti
3 Meccanica dei sistemi "piramidali"
4 Note
5 Voci correlate
6 Bibliografia
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Le catene di Sant'Antonio [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Catena di Sant'Antonio.
Per catena di Sant'Antonio si intende un tipo di trasferimento di denaro che avviene per mezzi primariamente postali (oggi anche tramite posta elettronica), ed è individuabile per il fatto che si diffonde per mezzo di un passaparola in gran parte alimentato dal circolo delle amicizie e/o delle parentele.
Inoltre, si tratta di una pratica in cui:
Non esiste alcun ente od organizzazione che controlli la diffusione della catena;
Non esiste un controllo sul traffico monetario che la catena genera;
Non esiste alcun sistema di monitoraggio della propria situazione contabile;
L'investimento è ad altissimo rischio;
Non esiste alcun controllo fiscale, né tutela legale per eventuali perdite di denaro.
Una variante più moderna della catena di Sant'Antonio è lo schema di Ponzi.
Questi sistemi in Italia sono illegali, trattandosi di movimenti di denaro per i quali non esiste modalità di dichiarazione.

Multilevel e network marketing [modifica]
Per multilevel marketing (MLM) e network marketing (NM), a differenza delle catene di Sant' Antonio con le quale vengono spesso confusi, si intende un modello di impresa che combina i concetti di vendita con quelli del franchising, applicati in modo più o meno omogeneo dalle diverse imprese che li adottano.
Per chi lavora in queste aziende, esistono attrattive non trascurabili, soprattutto alla luce dei fattori comuni a tutta la concorrenza del settore:
offrono la possibilità di svolgere un'attività lavorativa di vendita e non solo, a contatto con la clientela
l'attività può essere sia part-time sia full-time
ogni "venditore", facente parte della Rete vendita, sottoscrive un contratto di collaborazione o un contratto d'agenzia con l'azienda, sostenendo una spesa di adesione (attribuibile, di solito, all'acquisto del materiale necessario per l'attività)
i prodotti venduti sono molteplici, e vengono venduti in esclusiva
esiste la possibilità di fare carriera, diventando dapprima responsabile di un gruppo di "venditori" e, nelle aziende che lo prevedono, formatore dei nuovi "venditori"
il sistema di lavoro permette potenzialmente di raggiungere guadagni illimitati.
Col tempo, se il processo di vendita è stato fruttuoso, ogni venditore ha la possibilità di mettere in piedi una vera e propria struttura di vendita, distribuendo gli stessi prodotti, diventandone il responsabile operativo e gestionale.
La pratica ha spesso insegnato che l'obiettivo finale, il raggiungimento di un livello di spicco in seno all'azienda largamente remunerativo, con una rete di venditori, è oggettivamente complesso ma non impossibile, comunque richiede sforzi non indifferenti al singolo "venditore" che parta da zero.
Nei paesi occidentali e in gran parte di quelli orientali, questa modalità di marketing è legale e offre la possibilità di avviare un'attività in proprio con investimenti limitati, con uguali potenzialità per tutti.

Multilevel marketing [modifica]

Per approfondire, vedi la voce Multi-level marketing.
Nel multilevel marketing vengono generalmente smerciati prodotti di largo consumo per la casa o per la persona e gli affiliati sono in maggior parte persone che fanno direttamente uso di tali prodotti. Lo scopo ultimo è il passaparola sulla bontà dei prodotti, creando una richiesta che parta dalle garanzie offerte da persone di fiducia. Secondo la Legge 173/2005 approvata dal Parlamento Italiano risulta legale l'attività che pone come fine ultimo la rivendita di un determinato prodotto o servizio e non il pagamento di una quota per far parte esclusivamente di una catena in assenza di un effettivo prodotto o servizio, in quanto in quest'ultimo caso rientrebbero in quelle forme di catene di S. Antonio illegali per la legge.
Se vengono pagate commissioni per il reclutamento di nuovi distributori ai distributori stessi, si tratta di una forma di Catena di S. Antonio. Nel Multilevel Marketing, secondo la legge 173/2005 approvata dal Parlamento, è la società che riceve i pagamenti derivanti dall'utilizzo dei propri prodotti o servizi da parte di nuovi distributori ed è la società stessa a pagare le commissioni ai distributori. Il movimento di denaro non è svolto tra privati, bensì dall'azienda che riceve i pagamenti e versa le commissioni

Network marketing [modifica]

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Nel network marketing, invece, viene curata la professionalità del "venditore" attraverso stage e corsi di formazione continuativi. I prodotti venduti sono, di solito, più specialistici.
La distinzione tra cliente e collaboratore rimane più marcata rispetto al multilevel, non offrendo a tutti i clienti di entrare nella rete di distributori: la proposta viene avanzata solo a coloro che, nel tempo, sviluppino un'attitudine capace di attrarre nuovi clienti. I venditori vengono pagati attraverso royalties o provvigioni calcolate sul volume d'affari di vendita finale.
Nel network marketing originario, e tuttora in uso, la proposta di diventare collaboratori è rivolta a tutti, anche ai clienti. Questo perché non sono presenti minimi di vendite/fatturati mensili da fare obbligatoriamente per restare collaboratori. Questo non è un sistema gerarchico, è bensì formato da vari imprenditori che collaborano fra loro, ma nessuno deve sottostare a quello che gli dice un altro, a meno che il non farlo comporti una violazione delle regole dell'azienda.
La parola Network deriva dall’inglese ed è l’insieme di due parole: Net che significa “rete”, e Work che significa “lavoro”.
Quindi Network significa lavorare in rete.
Il marketing è un ramo della scienza economica che si occupa dello studio descrittivo del mercato e dell'analisi dell'interazione del mercato, degli utilizzatori con l'impresa. Il termine prende origine dall'inglese market, cui viene aggiunta la desinenza del gerundio per indicare la partecipazione attiva, cioè l'azione sul mercato stesso.
Quindi Marketing significa letteralmente "piazzare sul mercato" e comprende quindi tutte le azioni aziendali riferibili al mercato destinate al piazzamento di prodotti.
“Presi singolarmente, una formica o un neurone non sono particolarmente intelligenti. Tuttavia se un numero abbastanza elevato di elementi così semplici interagisce e si auto-organizza, può attivarsi un comportamento collettivo unitario, complesso e intelligente. Se questo comportamento ha anche un valore adattativo, ci troviamo di fronte ad un fenomeno emergente: una colonia di formiche o il nostro cervello!”
Non occorre essere sociologi di grido o economisti all'avanguardia per accorgersi che il mondo sta cambiando momento per momento, istante dopo istante.
Se ciò è vero, vuol dire che anche la vita e il modo di essere delle imprese- di qualunque impresa - dovranno necessariamente adattarsi, e trasformarsi in sintonia con i mutamenti e le evoluzioni della società, della tecnica, dell'economia.
La globalizzazione, la stagione di Internet, il superamento delle tradizionali barriere di spazio e di tempo, l'accelerazione e l'intensificarsi delle comunicazioni, sono fattori che oggi stanno di fronte alle imprese come rischi potenziali, ma che costituiscono al tempo stesso altrettante formidabili opportunità.
Il pericolo è che si finisca col rimanere nel proprio guscio, decidendo così da soli di escludersi da questa straordinaria avventura. L'opportunità invece scaturisce dalla convinzione che il rapporto con la clientela non sarà più garantito solo dal contatto fisico, ma piuttosto dalla capacità che le imprese sapranno dimostrare in due funzioni-chiave:
- mettersi in contatto con il cliente in qualunque momento; - mettere il cliente stesso in contatto con altri capaci di offrirgli prestazioni e prodotti che l'impresa non è in grado di fornirgli direttamente.
Cos’è una rete?
Secondo il dizionario la rete è un attrezzo costituito da fili più o meno grossi di fibre tessili intrecciati a maglia, usato per catturare uccelli, pesci, animali selvatici, ad esempio una rete da pesca. La forza di una rete non sta tanto nella consistenza dei fili, ma nella consistenza degli intrecci a maglia.
Qualcuno ha detto: “Il Network è una struttura dove ogni singolo può trarre grande utilità dall'altro senza depauperarlo né sfruttarlo; anzi, quanto più saprà essere disponibile, tanto più si arricchirà egli stesso. Di cosa? Di contatti, di soluzioni, di informazioni, di dati, di spiegazioni e, perché no, di benessere e ricchezza. La rete disegna un circuito virtuoso, e ciascuno di noi è un crocevia. Ognuno può diventare collettore e snodo di energie, ma anche ostacolarle e disperderle”.
Il networking è l’insieme di due o più entità che scelgono di scambiare e/o condividere informazioni e risorse.

Aderire a sistemi di MLM o di network marketing [modifica]
È comune a tutte le aziende del settore una serie di azioni che i nuovi collaboratori devono effettuare per lavorare correttamente nella rete di vendita:
stipula di un contratto di collaborazione con l'azienda: unico e inossidabile baluardo legale, consente di ottenere nuove personalità nei ranghi dei venditori senza alcuna assunzione di responsabilità da parte delle aziende;
vendere: nel banale concetto che un venditore deve vendere, risulta meno esplicito – ma curiosamente vero – che chi non vende rischia di non guadagnare dei soldi;
occuparsi degli incassi: la gestione della vendita diretta è interamente a carico del cliente, con tutti i pro e i contro;
creare un proprio gruppo di venditori: vera e propria condicio sine qua non per vedere i lauti guadagni prospettati prima di entrare nella rete di vendita;
affiancare i venditori del proprio gruppo: lo scopo, per molti versi non obbligatorio ma raccomandabile, è quello di aiutarli nella creazione e nella gestione di una propria rete di vendita;
partecipare a corsi di formazione mirati, spesso a pagamento;
imparare i principi delle pubbliche relazioni: certo non un requisito irrinunciabile, ma per molti aspetti fondamentale per chi vuole fare carriera.

Investimenti [modifica]
L'inizio dell'attività è sempre caratterizzata da un investimento, la cui entità varia a seconda dell'azienda, e che normalmente è dovuto a una quantità di ragioni:
acquisto dei prodotti per uso personale e/o dimostrativo;
acquisto e manutenzione degli strumenti e degli accessori di lavoro;
per coloro a cui viene richiesto, la partecipazione ai corsi di formazione.
e per ultimo, ma non da sottovalutare, c'è da tenere conto che tutta la parte logistica, amministrativa e fiscale del "venditore" è a carico dell'azienda madre, ciò significa che le sconfinate pratiche di un'attività tradizionale, che sarebbero a carico del titolare, qui sono svolte dall'azienda.
L'acquisto di prodotti iniziale spesso si può evitare trovando prima potenziali clienti e usando il loro ordine per finanziare il proprio ingresso in attività. In tal modo l'investimento iniziale si può ridurre notevolmente fino spesso ad annullarsi. È comunque consigliabile fare uso personale di qualche prodotto per conoscenza e per saggiarne la qualità.
L'ingresso nella rete di vendita viene generalmente pubblicizzato come l'inizio di un secondo lavoro, magari part-time. Molti esempi però dimostrano che chi ha avviato con profitto un'attività con queste imprese, ha talvolta modo di oberarsi di impegni, trovandosi ad un punto a valutare se accantonare la nuova attività o continuare a tempo pieno liberandosi però del proprio lavoro tradizionale. Solitamente questo momento coincide con il fatto che le entrate della nuova attività superano le entrate del proprio lavoro.
A tal proposito, importante è visionare il piano marketing che di solito varia tra le varie aziende per verificare la possibilità di carriera e l'impegno che richiede per avviarla in modo corretto. Sarà così possibile determinare la compatibilità coi propri impegni. In particolare è utile conoscere il volume di vendite richiesto mensilmente che, pur non essendo obbligatorio, è condizione sine qua non per riscuotere i bonus dal proprio gruppo.
Comune sensazione tra chi conosce il sistema è quella di un maggiore successo per chi sviluppa precise caratteristiche psicoattitudinali, se non altro per consentire un pieno e compiuto processo equilibrato tra la vendita e la creazione di gruppi. La filosofia delle imprese, per consentire l'ingresso di un maggior numero di persone, è caratterizzata dalla garanzia che, a parità di impegno, chiunque è in grado di ottenere gli stessi successi di altri, magari corroborando la propria preparazione con i corsi di formazione.

Meccanica dei sistemi "piramidali" [modifica]

Esempio di marketing "piramidale" perfetto
Fino a tutti gli anni novanta, era predominante un sistema libero, nel quale ogni persona affiliata poteva incrementare il suo gruppo di vendita senza alcun limite.
Oggi è più diffuso il sistema a matrice, dove ogni collaboratore può costruire un gruppo le cui dimensioni massime possono essere definite contrattualmente. La ragione del cambiamento è l'incremento numerico dei venditori, che di fatto costituisce il problema strutturale e sistemico del marketing "piramidale".
Nel caso limite dato infatti un numero n di clienti/venditori al primo livello (i venditori scelti da chi inizia la catena) e ipotizzando che ogni venditore raggiunga un numero n di venditori/clienti diffondendo la merce (o il passaggio di denaro) idealmente, il risultato è, a un qualunque livello p, un totale di np venditori/clienti.
L'esempio mostrato in figura dimostra l'insostenibilità di questa struttura che, pertanto, risulta illegale in alcuni Paesi: dato n=6, per p=11 i clienti/venditori sono più degli abitanti degli Stati Uniti e a p=13 è stata più che doppiata l'intera popolazione mondiale.
L'inefficienza del sistema nell'esempio in questione farebbe percepire, dunque, quanto ampio sia il margine di guadagno per chi inizia l'attività e quanto poco circoli, invece, il denaro ai bassi livelli.[1]
In seconda analisi si riscontrerebbero tre limiti strutturali:
In una costruzione ideale, si esauriscono in pochi passaggi tutti i potenziali clienti: per quanto si tratti di beni di consumo talvolta meno specialistici (i.e. un sapone particolare, o percepito come tale dagli acquirenti potenziali), l'offerta è destinata a surclassare la domanda in breve tempo.
In una costruzione ideale, si esauriscono in pochi passaggi tutti i potenziali venditori: un numero amplissimo di agenti non riuscirà a raggiungere che una minima parte dei guadagni che il sistema teoricamente consente.
La costruzione ideale non rispecchia la realtà dell'operatore medio: infatti, si verifica tipicamente che pochi venditori riusciranno a reclutare il massimo degli agenti a disposizione, mentre solo una modesta parte di questi ultimi riusciranno a piazzare i volumi di merce necessari a raggiungere guadagni di rilievo. La clientela, inoltre, potrebbe non rivolgersi sempre a questa rete di vendita per l'acquisto di prodotti esclusivi, ma non per questo insostituibili.[2]
Tuttavia, i non pochi estimatori di tali sistemi di marketing adducono alcuni fatti e argomentazioni di cui va tenuto conto. Ad esempio, le considerazioni esposte sopra non tengono conto dell'aspetto temporale e generazionale, che assume importanza determinante.
La costruzione ideale (di cui i punti sopracitati) e la saturazione del mercato conseguente all'incremento esponenziale del numero dei clienti, infatti, non sono in realtà così veloci come si potrebbe presupporre. Poiché un gran numero di membri della rete distributiva non si dimostrano realmente "attivi", il completamento dei vari livelli della "piramide" richiede tempi più lunghi, consentendo un costante rinnovo del mercato, nel quale si aggiungono sempre nuovi potenziali "venditori" e clienti con l'andare del tempo.
In base a queste considerazioni quindi molti economisti sostengono che un buon network, con ampia scelta di prodotti di qualità e prezzi accessibili, ha alte probabilità di durare nel tempo.
Inoltre, essendo il marketing "piramidale" caratterizzato dall'assenza di limiti territoriali, le reti hanno la possibilità di espandersi (sia pure per gradi successivi) su tutto il territorio mondiale.
Pertanto alla luce di tali considerazioni la potenzialità di tali sistemi sarebbe da considerarsi sostenibile ed egualitaria per tutti dato che, nel rispetto delle "leggi antipiramidi" varate nei paesi ove operano tali aziende, l'accessibilità al vertice della "piramide" si definisce secondo la struttura in base ai meriti di un "venditore" e non in base alla posizione nella relativa "piramide". Non si parla più quindi di piramide, bensì di rete (network), dove chiunque ha le stesse potenzialità e pari opportunità.
Per i riferimenti finanziari ed economici vedi cosa dice Robert Kiyosaki - http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Kiyosaki

Note [modifica]
^ Si legga al riguardo questo documento in inglese.
^ Si noti che nella trattazione non vi è traccia di espliciti riferimenti economici che, secondo le leggi dell'economia, di fatto costituiscono una variabile non del tutto trascurabile nella scelta di un acquisto.

Voci correlate [modifica]
Multi-level marketing e/o Network Marketing sistema legale non piramidale ma a reticolo.
Schema di Ponzi sistema illegale piramidale.

Bibliografia [modifica]
Network Marketing. Come creare senza capitali una propria organizzazione di vendita e distribuzione - Mary Averill, Bud Corkin (FrancoAngeli, Milano, 1996)
Arricchirsi con le vendite articolate multilivello - Gini Graham Scott (FrancoAngeli, Milano, 1995)
I quattro quadranti del Cashflow - Guida per la libertà finanziaria - Robert T. Kiyosaki (Gribaudi, 2004)
Portale Economia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di economia
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Marketing_piramidale"
Categoria: Marketing [altre]
Categorie nascoste: Da wikificare economia Da wikificare - dicembre 2008

Ultima modifica per la pagina: 06:15, 31 lug 2009.
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Ho ricopiato integralmente la pagina web...per evitare che il sunnominato pseudo medico di famiglia...possa, (sempre che legga,....ma ho l'impressione che lo fa...poi vi dirò il perchè......) capire fischi per fiaschi...e per dagli un pò di cultura economica.